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SCHEGGE DI VANGELO

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Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno da noi? Da dove vengono allora tutte queste cose?». 

(Matteo13, 54-58)

Schegge di vangelo 31_07_2015
Schegge di Vangelo

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. ?Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.

Matteo13, 54-58

Gesù è di più di quello che conosciamo. Più di quello che abbiamo già visto e udito. Più di quello che riusciamo a immaginare e che il nostro cuore riesce ad accogliere. Egli ci provoca con il suo stesso essere. Abbraccia tutta intera la nostra umanità, e nello stesso tempo la supera. Ci fa sentire accolti e insieme ci sospinge al superamento di noi stessi. Quieti come un bimbo in braccio alla madre, eppure incitati a muoverci. La sua Presenza, la sua Amicizia è cosa profondamente umana e impensabilmente divina. Come per Ignazio di Loyola, con Lui si apre sempre il cammino.