Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina da Siena a cura di Ermes Dovico

DIARIO DA CRACOVIA

Imparare il sacro dalla grande famiglia polacca

Il diario di viaggio di una delle parrocchie italiane che in queste ore sta raggiungendo la Polonia. Giorno dopo giorno il racconto dalla viva voce dei protagonisti delle emozioni e delle esperienze di grazia di questa avventura. Iniziata con un gemellaggio alla scoperta della fede del popolo polacco. 

Ecclesia 26_07_2016
I giovani della Diocesi di Reggio Emilia

Le attese e le fatiche, ma anche le esperienze di grazia e le gioie che un'avventura come la Giornata Mondiale della Gioventù portano con sè. La Nuova BQ in occasione della 31esima Gmg che si svolge da oggi a Cracovia racconterà il diario di viaggio di una delle tante parrocchie italiane che in queste ore stanno raggiungendo la Polonia. Lo farà con don Luca Fornaciari e con i suoi ragazzi della parrocchia di San Martino in Rio, in Diocesi di Reggio Emilia. Un diario di bordo quotidiano, per seguire gli spostamenti, gli incontri e le esperienze di fede che diventeranno un tesoro per la crescita come cristiani veri, animati dalla passione per l'uomo e dall'amore per Gesù. 

È importante analizzare e conoscere la realtà della Gmg nel suo insieme, nella sua complessa e articolata organizzazione, ma allo stesso tempo può essere utile camminare concretamente assieme ad un gruppo di giovani che sono partiti; vivere la Gmg a partire dalle loro considerazioni, dalle loro emozioni, da ciò che cercano e da ciò che di bello intuiscono e scoprono.

In questi giorni intensi, di grazia, sto accompagnando 63 ragazzi dell'Unità Pastorale di San Martino in Rio; giovani formati, amici, capaci di intravedere ciò che di bello Dio suscita nella Chiesa. Mi sento quindi un privilegiato, alla quinta Gmg, con un bel gruppo di giovani, in una nazione che ci accoglie, densa e impregnata di spiritualità, in un momento di particolare grazia dove certamente lo Spirito vivifica la Chiesa e le dona una "freschezza" che raramente si intravede nella pastorale ordinaria.

Stiamo ora viaggiando verso Cracovia, per incontrare Papa Francesco, il nostro Vescovo Massimo Camisasca e le centinaia di migliaia di giovani che per qualche giorno avranno l'opportunità di rendere visibile e quindi di testimoniare la loro fede, la speranza che hanno nel cuore, di poter realizzare autenticamente l'incontro con Cristo, da cui dipende tutta la loro libertà e il loro desiderio di amare.

Da mercoledì ad oggi siamo stati ospiti in una parrocchia polacca, nella formula fortunata del gemellaggio, dove alcune famiglie aprono le loro case ai giovani in cammino verso la giornata mondiale. Una ricetta semplice, che si ripete sostanzialmente in modo analogo ogni volta, ma che può essere una preziosa occasione per conoscere meglio il paese che ci ospita e per prepararci bene all'intensità dei prossimi giorni. Solitamente chi sceglie di vivere il gemellaggio, ha la bella possibilità di inserirsi un modo graduale nella Gmg, nella storia religiosa e culturale polacca. È appunto ciò che abbiamo cercato di fare negli ultimi giorni, ospiti della parrocchia di San Giovanni Battista a Nysa, una cittadina della diocesi di Opole, al confine con la  Repubblica Ceca. 

Quattro giorni, ognuno dedicato ad una tematica: la cultura polacca, le opere di misericordia, il pellegrinaggio e la famiglia. Ripeto, giornate semplici, con un programma disteso e poco articolato, ma dense di incontri o di significati. I polacchi sono accoglienti, si sono dimostrati estremamente generosi e disponibili a condividere tanto, nonostante non siano particolarmente facoltosi.

Ci ha colpito la loro premura per le nostre scarpinate quotidiane, il loro interesse verso le nostre famiglie e le nostre comunità italiane, la loro pazienza per i nostri orari e il nostro disordine. Ci hanno testimoniato una fede genuina, sincera, anche se abbiamo notato una certa assenza delle giovani generazioni alle celebrazioni.

Ci hanno anche  aiutato a comprendere un "senso del sacro" che in Italia rischiamo di perdere sempre di più: durante la messa l'inginocchiarsi spesso, i prolungati silenzi, le celebrazioni snelle, ma allo stesso tempo solenne, la dignità di chi si accosta a ricevere la comunione, in ginocchio e rigorosamente in bocca. Non è scontato iniziare un'esperienza significativa come la Gmg con queste premesse! Dobbiamo stare attenti a cogliere i particolari e allo stesso tempo la Gmg nel suo insieme.

*vicario parrocchiale a Novellara (RE)