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verso gli altari

La figlia di Hawthorne tra i nuovi venerabili

Suo padre fu il celebre autore de "La lettera scarlatta". Lei si convertì dal protestantesimo al cattolicesimo e, rimasta vedova, fondò una congregazione religiosa.

Borgo Pio 18_03_2024

Fra i nuovi "candidati" agli altari di cui sono stati promulgati i decreti la scorsa settimana c'è un nome, anzi un cognome illustre: Hawthorne. Non è Nathaniel, autore de La lettera scarlatta, bensì sua figlia Rose (in religione Maria Alfonsa), che dal protestantesimo si convertì al cattolicesimo e, da vedova, abbracciò la vita consacrata fondando le Suore Domenicane di Santa Rosa da Lima. 

Rose nacque nel 1851 a Lenox (Massachusetts) e insieme alla fede unitariana assimilò il disprezzo verso il cattolicesimo, tranne per la confessione di cui intuiva il sollievo – come riporta Jim Graves sul National Catholic Register, offrendo alcuni cenni biografici della neo-venerabile. Tuttavia in casa, oltre alla Bibbia, si leggeva L'imitazione di Cristo. Il contatto diretto con la Chiesa di Roma avvenne durante un viaggio in Europa, dove ebbe anche l'occasione di vedere il beato Pio IX. 

La seconda fase della vita di Rose è il matrimonio con George Parsons Lathrop, scrittore come suo padre e, purtroppo, alcolizzato. Dalla coppia nacque un bimbo che morì a soli 4 anni. Malgrado fosse un matrimonio tormentato, fu proprio insieme a George che Rose si convertì alla fede cattolica nel 1891. George morì nel 1898.

Rimasta vedova e stanca della vita mondana voleva fare qualcosa per Dio e per i poveri: si dedicò all'assistenza dei malati di cancro incurabile, insieme ad altre donne aderenti al Terz'Ordine Domenicano. L'8 dicembre 1900 rivestì l'abito religioso per mano dell'arcivescovo di New York e divenne suor Maria Alfonsa. Nasceva così la congregazione delle Domenicane di Santa Rosa da Lima, oggi dette anche "Domenicane di Hawtorne".