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ARTE

Tiziano a Milano

La moderna poetica del paesaggio,
da sfondo
non invasivo
a protagonista. 
A Palazzo Reale.

Cultura 18_02_2012
Tiziano, sacra conversazione

La moderna poetica del paesaggio ha una data di nascita precisa. Era il 1552 quando questo termine compare per la prima volta in una lettera indirizzata da Tiziano all’imperatore Filippo II, segno della consapevolezza di un cambiamento concettuale in atto di cui il pittore veneto si dimostrerà eccellente interprete. Così facendo il maestro di Pieve di Cadore dà voce a qualcosa che aveva già avuto inizio senza, però, essere stato, sino ad allora, razionalizzato ed espresso.

Il mondo è bello. Perché non riprodurlo? Da paese generico e sfondo non invasivo, dunque, il paesaggio acquisisce valore, conquistando un ruolo da protagonista nella scena dipinta dove compare, di volta in volta, sotto forma di tramonto infuocato, vegetazione impervia, notturno siderale, fenomeno atmosferico. Non più semplicemente bellissimo fondale ma colore, espressione e, in sintesi, poesia. Complici sono, tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo, la pubblicazione dell’Arcadia del Sannazzaro, che propone un nuovo sentimento della natura, selvatica ma amica, e il sopraggiungere di artisti e opere dal Nord Europa che suggeriscono, a riguardo, nuove possibilità espressive.

Giovanni Bellini e Giorgione, nei lavori dei quali si avvertono i prodromi di questa evoluzione, affiancano Tiziano e una sua giovanile Sacra Conversazione all’inizio del percorso espositivo della mostra di Palazzo Reale di Milano che indaga l’origine e gli sviluppi della tematica paesistica. Una carrellata di nomi illustri – Palma il Vecchio, Cima da Conegliano, Veronese, Tintoretto, Brueghel, Bassano, - dimostra quanto la scelta dei singoli inserti di paesaggio sia indicativa di una percezione mutevole dell’ambiente naturale. I cinquanta capolavori, selezionati tra immagini divenute icone della cultura artistica europea e altre meno conosciute, sono prova del rapporto che si instaura tra l’artista e la realtà ambientale che lo circonda e lo affascina, da cui consegue una variabile rappresentazione di luoghi deserti, reali, fantastici, veri, ostili, armonici, selvaggi o carichi di pathos ma comunque partecipi e imprescindibili attori della scena che in essi si consuma.


TIZIANO
e la nascita del paesaggio moderno
Milano, Palazzo Reale
Fino al 20 maggio 2012
Orari : lunedì 14.30 – 19.30, martedì-mercoledì-venerdì-domenica 9.30 -19.30,
           giovedì e sabato, 9.30 – 22.30
Ingresso: intero € 9  - ridotto € 7,50
Info: 199.75.75.16