Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Domenico Savio a cura di Ermes Dovico

Il filosofo debole

Vattimo, la fortuna di essere gay

Gianni Vattimo, da poco scomparso, in una intervista non nascose che la sua omosessualità gli giovò professionalmente.

Gender Watch 23_09_2023

È morto il 19 settembre scorso il filosofo Gianni Vattimo, omosessuale dichiarato. Nel 1975 i Radicali lo candidano a sua insaputa – almeno è questa la versione ufficiale – in “quota gay”. Attenzione al commento di Vattimo su questo episodio: «Lo lessi sul giornale e mi sentii sprofondare. Ho temuto di essere etichettato come omosessuale e non come filosofo, invece, dopo poco, fui votato anche preside di facoltà. Si vede che i colleghi non volevano mostrarsi conformisti».

Già nel lontano ’75 essere gay pagava. Altro che discriminazioni: l’omosessualità ti dava e ti dà una marcia in più. Allora viene il sospetto più che legittimo che l’omosessualità di Vattimo insieme alla sua militanza nei partiti più progressisti e radicali gli abbia spianato la strada professionale. Insomma, stava proprio dalla parte giusta della Storia.

Detto tutto questo, un requiem per la sua anima.