Dazio & Felice

Dazio era vescovo di Milano al tempo della guerra gotico–bizantina. Nel 537 si recò a Roma per chiedere al famoso generale Belisario di liberare la sua città. I bizantini accorsero ma l’anno seguente Milano fu cinta d’assedio dai goti di Uraia, nipote di Vitige, il quale si alleò per l’occasione con i burgundi. Milano fu rasa al suolo e la cittadinanza massacrata. Quando il generale bizantino Narsete vide la città, dopo venticinque anni, non trovò quasi più nulla. Dazio, rimasto a Roma, dovette recarsi a Costantinopoli, dove accompagnò il papa Vigilio e dove morì nel 552. Felice era un maestro romano e cristiano che fu ucciso dai suoi discepoli, i quali lo trafissero con gli stili che usavano per scrivere sulla cera. I due, chissà perché, sono venerati insieme.