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America Latina

Ferito ad Haiti in una esplosione monsignor Dumas

L’esplosione ha colpito l’abitazione in cui il vescovo di Anse-à-Veau e Miragoane soggiornava durante una sua visita nella capitale Port-au-Prince

Sono stabili le condizioni di monsignor Pierre André Dumas, vescovo di Anse-à-Veau e Miragoane, che domenica 19 febbraio ad Haiti è stato ferito da una esplosione verificatasi nell’abitazione che lo ospitava durante il suo soggiorno nella capitale Port-au-prince. La polizia non si è ancora espressa sulla natura dell’esplosione. Tutte le ipotesi sono aperte. Haiti è ormai da tempo ostaggio di bande armate. Nella sola capitale sono circa 300 e controllano l’80% del territorio. Una delle più potenti è la G9, una associazione di nove gruppi armati fondata nel 2020 da un ex agente di polizia, Jimmy Chérizier, a sua volta alleata con altre 11 bande armate. Suo principale rivale è la G-PEP, guidata da Gabriel Jean-Pierre, della quale fa parte la 400 Mawozo, la più grossa banda criminale del paese, “specializzata” in sequestri a scopo di estorsione. Si ritiene che siano stati dei membri della 400 Mawozo ad attaccare il 20 febbraio un minibus uccidendo una decina di persone. La notizia del ferimento di monsignor Dumas conferma la situazione di estrema insicurezza che regna ad Haiti. Neanche i sacerdoti e i religiosi sono risparmiati dalla violenza, al contrario ne sono spesso vittime. Tra i messaggi di solidarietà pervenuti alla Chiesa haitiana l’agenzia di informazione Sir (Servizio informazione religiosa) riporta quello della Conferenza episcopale messicana. “Siamo consapevoli – si legge nella lettera – della difficile situazione di violenza e insicurezza in cui versa Haiti. Ammiriamo la forza dei pastori della Chiesa haitiana che, nonostante gli atti terroristici subiti, non rinunciano alla loro missione di evangelizzazione. Oggi desideriamo esprimere la nostra vicinanza al gravissimo attentato subito da monsignor Pierre André Dumas. Condanniamo con forza questo atto di violenza, così come ogni azione terroristica contro la vita e la dignità umana. Come fratelli nel dolore della violenza, preghiamo con voi per un tempo di pace, giustizia e riconciliazione per il popolo di Haiti. Contate sulle nostre preghiere e sul nostro impegno per continuare a lavorare insieme come Chiesa per un futuro di speranza”.