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Siro-malabaresi: confermato il nuovo arcivescovo maggiore

Mons. Raphael Tattil, 67 anni, prende il posto del cardinale George Alencherry. Resta però l'amministratore apostolico, segno che le tensioni sono lungi dal risolversi.

Borgo Pio 12_01_2024

L'elezione di un nuovo arcivescovo maggiore potrebbe aprire un nuovo capitolo nella vita dell'arcieparchia di Ernakulam-Angamaly, dilaniata dalla querelle sui riti ma anche da accuse rivolte dai preti ribelli al cardinale George Alencherry (emerito dal 7 dicembre 2023), con ripercussioni sull'intera Chiesa sui iuris siro-malabarese.

Ad Alencherry subentra mons. Raphael Tattil, 67 anni, finora Vescovo di Shamshabad dei Siro-Malabaresi. Tattil è stato canonicamente eletto il 9 gennaio dal Sinodo dei vescovi siro-malabaresi (N.B. da non confondere con il più celebre Sinodo sulla sinodalità, trattandosi invece qui di una istituzione tipica delle Chiese orientali) e quindi confermato da Papa Francesco il 10 gennaio, in conformità al canone 153 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali.

Tuttavia, il comunicato vaticano specifica che accanto al nuovo arcivescovo maggiore, «S.E. Bosco Puthur, Vescovo Emerito di Saint Thomas the Apostle di Melbourne dei Siro-Malabaresi (Australia), prosegue come Amministratore Apostolico ad nutum Sanctae Sedis dell’Arcieparchia di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi donec aliter provideatur». Segno che le tensioni sono ancora lungi dal risolversi.