Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Vittore a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Corte suprema, c’è un problema tra i “conservatori”
STATI UNITI

Corte suprema, c’è un problema tra i “conservatori”

La Corte suprema ha votato 5-4 per il blocco temporaneo dell’attuazione di una legge della Louisiana che richiede minimi standard medici per i centri abortivi. Ago della bilancia è stato Roberts, che ha votato con i liberal, minando l’idea di una maggioranza “conservatrice”. Insieme alle luci e ombre di Kavanaugh, questo fatto conferma che per il momento è improbabile pensare a un ribaltamento della Roe contro Wade.


La giustizia francese vuole far morire Vincent di fame e sete
EUTANASIA

La giustizia francese vuole far morire Vincent di fame e sete

Secondo il Tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne il mantenimento delle cure per il tetraplegico Vincent Lambert risulterebbe «un’ostinazione irragionevole». Esattamente il contrario di quanto aveva stabilito la perizia medica dello scorso 2 luglio. In realtà il caso di Vincent viene usato come una testa d’ariete per allargare le maglie della legge francese sull’eutanasia. Come ha spiegato la petizione di 55 medici, il paziente non è in coma, non è in fin di vita né a rischio, ha solo bisogno di essere alimentato e idratato. Ai genitori resta la strada del ricorso al Consiglio di Stato.


Eluana, dieci anni dopo l'Italia ha già digerito l'eutanasia
ANNIVERSARIO

Eluana, dieci anni dopo l'Italia ha già digerito l'eutanasia

Il caso di Eluana Englaro, uccisa il 9 febbraio 2009, è ancora vivo nella coscienza del Paese. Ma nel frattempo molte cose sono cambiate e quello che allora era un delitto oggi, con la nuova legge sulle Dat e sul consenso informato, è diventato un diritto. Ma nonostante questo non si levano voci di protesta, la coscienza collettiva si è trasformata in un'arida valle del silenzio.
- UN LIBRO CI SPIEGA PERCHÈ NON È "FINE VITA", di Riccardo Cascioli


Un libro ci spiega perché non possiamo chiamarla "fine vita"
IL COMMENTO

Un libro ci spiega perché non possiamo chiamarla "fine vita"

La presentazione questa sera a Milano del Libro della Bussola “Il chicco di grano”, scritto dalla nostra Costanza Signorelli, avviene nei giorni in cui ricordiamo i dieci anni dall’uccisione di Eluana Englaro. Una coincidenza provvidenziale che ci costringe a rivoluzionare il nostro modo di pensare la sofferenza e la morte.


I dem Usa dicono no a legge per fermare l’infanticidio
CONGRESSO

I dem Usa dicono no a legge per fermare l’infanticidio

La senatrice democratica Patty Murray si è opposta all’approvazione di un disegno di legge richiedente l'unanimità e promosso dai repubblicani che avrebbe rafforzato le protezioni per i neonati sopravvissuti a un aborto. La modifica normativa è necessaria alla luce della recente legge approvata nello Stato di New York e delle dichiarazioni shock del governatore democratico della Virginia, Ralph Northam, favorevole all’infanticidio.


Eutanasia, la logica perversa della legge dei radicali
PROPOSTA DI LEGGE

Eutanasia, la logica perversa della legge dei radicali

Alle Commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera è iniziata la discussione sul progetto di legge sull'eutanasia proposto dall'associazione Luca Coscioni. Paradossalmente appare più restrittivo dell'attuale legge sulle Dat, ma lo scopo è avere una legge che parli esplicitamente di eutanasia e la incoraggi.


Unplanned, quando l’abortista diventa un’eroina pro life
IL FILM

Unplanned, quando l’abortista diventa un’eroina pro life

In primavera uscirà negli Stati Uniti il film Unplanned, basato sulla storia vera di una ex manager della Planned Parenthood, la trentottenne Abby Johnson, che nel 2009 rinunciò al suo lavoro dopo aver visto con i propri occhi la cruda realtà dell’aborto, praticato ai danni di un bambino di 13 settimane. La sua parte sarà interpretata dall’attrice Ashley Bratcher, anche lei con una storia che sa di Provvidenza.


Dem Usa, dall'aborto all'infanticidio il passo è breve
STATI UNITI

Dem Usa, dall'aborto all'infanticidio il passo è breve

Sulla scia dello Stato di New York, dove i democratici hanno approvato una legge che consente di abortire fino alla nascita praticamente per qualsiasi ragione, i compagni di partito di Hillary Clinton stanno avanzando progetti legislativi molto simili in altri Stati federati come il Rhode Island, il Vermont e la Virginia. Proprio in Virginia la democratica Kathy Tran ha ammesso in un video shock che il suo disegno di legge permetterebbe di abortire anche al momento del parto e il governatore Ralph Northam ha aggiunto che sarebbe legale lasciar morire il bambino nato vivo. Appena appresa la notizia, il presidente Donald Trump ha commentato: “È terribile”.


“Meno aborti nel 2017”. Ma è proprio così?
LA RELAZIONE SULLA 194

“Meno aborti nel 2017”. Ma è proprio così?

È stata trasmessa al Parlamento la relazione sull’attuazione della legge 194, che registra 80.733 aborti ufficiali nel 2017, in calo rispetto al 2016. Eppure rimane un numero impressionante di vittime innocenti, che non tiene nemmeno conto dell’aumento esponenziale nella vendita degli pseudo “contraccettivi d’emergenza”. Allarmante anche il dato sugli aborti volontari oltre i 90 giorni.


Se la pena di morte rimane solo per i bambini abortiti
LA LEGGE A NEW YORK

Se la pena di morte rimane solo per i bambini abortiti

Chissà se l’Europa ora protesterà con lo Stato di NY, dove è stata abolita la pena di morte per i reati (giustamente), ma è stata introdotta (abominevolmente) la pena di morte per i bambini.


Caro Mentana, la bufala l’ha raccontata il tuo Open
REPRODUCTIVE HEALTH ACT

Caro Mentana, la bufala l’ha raccontata il tuo Open

Secondo un articolo del giornale di Mentana, il via libera all'aborto fino alla nascita dello Stato di New York è una bufala. Ma è proprio ciò che prevede la legge, di cui Open non cita passaggi fondamentali. Finendo per mentire.
CUOMO E QUELLA SCOMUNICA CHE NON SI HA LA CARITÀ DI DARE di Marco Tosatti


Eliminare i medici obiettori per espellere i cattolici
LA CAMPAGNA UAAR

Eliminare i medici obiettori per espellere i cattolici

L'assurda campagna Uaar contro i medici obiettori mostra l'ideologia che si nutre verso i cattolici. Infatti il dato del 70% di medici obiettori presenti in Italia comprova che non serve necessariamente essere credenti per dire “No” all’aborto. Ma è funzionale per giungere all’eliminazione del cattolico in quanto tale dalla società civile.