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Ideologie

Il transumanesimo e il transessualismo

Il Manifesto dei transumanisti italiani afferma che «Per noi, nietzscheanamente, l’uomo è qualcosa che dev’essere superato». Annotiamo qualche analogia con il movimento transessualista.

Gender Watch 01_02_2021

Il Manifesto dei transumanisti italiani così recita: «Noi transumanisti ci siamo dati un obiettivo chiaro e ambizioso: creare nel nostro paese le condizioni per una rivoluzione morale e intellettuale di orientamento prometeico. Vorremmo vedere l’Italia e l’Europa protagoniste di una nuova fase di sviluppo tecnologico, scientifico, industriale, culturale, ma anche biologico – allungamento della vita, rallentamento del processo di invecchiamento, salute dei cittadini, potenziamento fisico e psichico di disabili e normodotati, anche oltre i limiti della nostra attuale struttura biologica.[…] L’idea cardine del transumanesimo può essere riassunta in una formula: è possibile ed auspicabile passare da una fase di evoluzione cieca ad una fase di evoluzione autodiretta consapevole. Siamo pronti a fare ciò che oggi la scienza rende possibile: prendere in mano il nostro destino di specie. Siamo pronti ad accettare la sfida che proviene dai risultati delle biotecnologie, delle scienze cognitive, della robotica, della nanotecnologia e dell’intelligenza artificiale, portando questa sfida su un piano politico e filosofico, per dare al nostro percorso un senso e una direzione. Per i cristiani l’uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio e non può cambiare se stesso. Per noi, nietzscheanamente, l’uomo è qualcosa che dev’essere superato: l’uomo può cambiare se stesso ed il mondo, può assumere il proprio destino impugnando la tecnoscienza, invece di rimettersi alla fede e alla provvidenza».

Dunque questi transumanisti teorizzano un superamento dell’uomo inteso come perfezionamento che lo porterebbe da una natura umana ad una natura super umana. Insomma esisterebbe la possibilità di trascendere se stessi cambiando addirittura natura.

Questa stessa tesi, a ben vedere, è presente nella teoria del gender. Una sua variante infatti predica che la cosiddetta identità di genere può essere superata, cambiata: da maschio a femmina e viceversa. Anche in questo caso non esiste un dato di realtà immutabile – l’appartenenza a un sesso – bensì la realtà può essere evasa nei suoi aspetti essenziali.