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VOTO DI FIDUCIA

Passa il divorzio breve. NCD che fa?

Come tante altre volte, il governo Renzi ha fatto approvare il decreto "taglia liti" (cioè il divorzio breve) ponendo il voto di fiducia. Molto ridotto il dibattito e i tempi di approvazione. Ignorate le obiezioni di una pattuglia di oppositori di Ncd, fra cui l'on. Pagano. E i ministri di Ncd? Ha autorizzato il voto di fiducia.

Politica 04_11_2014
Nuovo Centrodestra

Come previsto, secondo un copione ormai fisso, nella seduta della Camera di ieri il Governo ha posto la questione di fiducia sulla legge di conversione del decreto-legge “taglia liti”: è il decreto, più volte segnalato su questa testata, che contiene agli articoli 6 e 12 la privatizzazione del matrimonio, attraverso la gestione della sua crisi in sede stragiudiziale.

Il testo sul quale viene chiesta la fiducia è quello approvato dal Senato: ne abbiano descritto più volte i profili critici, e non è necessario ripeterli. Quello che è ormai diventato il “metodo Renzi” conosce una ulteriore conferma: si varano d’urgenza norme di portata significativa su temi eticamente sensibili; si riduce la discussione in un ramo del Parlamento (in questo caso il Senato), peggiorandone la portata; si fa coincidere il passaggio con l’altro ramo del Parlamento (stavolta è la Camera) con una mera ratifica; non si sfiorano neanche i rilievi che pure – sia in Commissione Giustizia sia nella discussione generale svolta ieri in Aula – in modo articolato hanno illustrato esponenti di vari gruppi, di maggioranza e di opposizione.

Sarebbe sufficiente riprendere quelli esposti dall’on. Pagano (Ncd), e constatare che nessuno ha neanche tentato di replicarvi, a sottolineare la noncuranza per questioni che meritano confronto e approfondimento seri. Va sottolineato che la delegazione di Ncd al Consiglio dei ministri, nonostante un proprio qualificato esponente abbia più di altri profuso impegno e argomenti per mettere in guardia dalla pericolosità delle nuove disposizioni, ha concorso ad autorizzare il voto di fiducia, in tal modo impedendo qualsiasi rettifica e qualsiasi discussione. Ciò dà per sicuro il voto favorevole al provvedimento del partito: non è il viatico migliore per il Family act di sabato 15.