Test prenatali, anticamera dell'aborto dei Down
I test prenatali per scoprire il sesso del feto non vanno bene perché possono portare ad aborti selettivi sulla base del sesso. Ma vanno bene per verificare la possibile esistenza di una sindrome di Down o di altre trisomie. È questa la contraddittoria conclusione del Nuffield Council on Bioethics, molto influente nel sistema sanitario del Regno Unito. Abortire selettivamente i Down è dunque considerato lecito e non discriminatorio?
Leggi sul "fine vita": i malati nelle mani dei giudici.
La picccola Marwa vivrà perché lo ha stabilito lo Stato francese, ma nel frattempo Charlie, un neonato inglese, attende una sentenza per non morire di fame e sete. Già l'anno scorso l'Alta Corte di Londra aveva permesso che un altro bimbo venisse ucciso privato di cibo ed acqua oltre che delle terapie. A dimostrare che legiferare sulla vita significa scegliere di consegnare i cittadini al potere statale, pronto a stabilire chi abbia il diritto di esistere e chi no.
Preghiera per Fabo, pietà cristiana strumentalizzata
La curia consente una preghiera pubblica in chiesa per dj Fabo. Radicali e Repubblica esultano strumentalizzando un normale gesto di pietà: “Finalmente la Chiesa si apre, come non aveva fatto con Welby". Al di là delle intenzioni è però una soluzione di compromesso che accontenta tutti. Ma rifiutando la messa di suffragio come si può pregare sapendo di aver offeso Dio?
Dove porta la legge sul "fine vita"? All'eutanasia
I casi Francesi e le Dat spagnole dimostrano la follia di mettere la vita ai voti: una bambina rischia la morte per fame e sete contro la volontà dei genitori, un uomo non è stato ucciso solo a causa di un inghippo burocratico, i medici sono obbligati ad atti contro coscienza. Così, in nome della libertà, consegniamo l'esistenza al potere che stabilisce i criteri della nostra dignità.
ll fascino discreto della dignità nella fragilità
I media sono pieni di volti e corpi perfetti, prodotti dagli sforzi delle palestre e dalle mani dei chirurghi estetici. Eppure questi sguardi, spesso inespressivi, stancano. Si prova invece una strana attrazione guardando le immagini di alcune donne segnate dalla malattia. Come Caterina e Katherine: nascondono un mistero che avvicina all'origine della dignità e del rispetto. Svelando l'antidoto alla ferocia moderna che si scaglia contro l'imperfezione: "Il nostro valore dipende dall'amore di Cristo".
Embrione artificiale, l'uomo che vuole farsi creatore
Un gruppo di scienziati dell’Università di Cambridge guidato da Magdalena Zernicka-Goetz ha generato il primo embrione sviluppato in provetta senza utilizzare un ovocita fecondato. E' stato così passato un confine molto pericoloso, il cui esito futuro (a questo punto possibile) è la manipolazione della vita. Anche umana.
Lo strano concetto di libertà di Cappato & co
Cappato e i Radicali considerano vessatorio uno Stato che non permette di scegliere liberamente di morire, ma permette a questo stesso Stato di evitare unilateralmente che una vita nasca. In entrambi i casi la cultura radicale si mette dalla parte della morte e non della vita. Ma in un caso (quello dell’eutanasia) per esaltare la libertà del debole e solo; nell’altro caso (quello dell’aborto) per esaltare la libertà del più forte contro la debolezza di chi non può parlare, ma, purtroppo (come è stato dimostrato) può già soffrire.
Valeria, la fidanzata di Fabo che sentiva di essere sola al mondo
Cosa succede quando la società nega irrazionalmente la bontà del Mistero che ci fa essere? Si brancola nella paura e si finisce per credere ai guru e alla religione come tecnica di benessere. Ma il dramma della vita rimane e quindi si pretende la "dolce morte" come ultima illusione di dominio. Come il dramma che ora vive Valeria, la fidanzata di Fabo, che affidava a Facebook i suoi sfoghi di donna che non credeva nell'amore di nessuno, dubitando di un Dio che sentiva distante. Eppure bastava ammettere che all'uomo serve qualcuno che lo salvi dall'esterno.
-VIVE CHI SI SENTE AMATO di Antonio Socci
-CAPPATO, UNO STRANO CONCETTO DI LIBERTA' di Peppino Zola
Socci: «Vuole vivere chi si sente amato»
La lettera del giornalista alla figlia Caterina: «Io e tua madre siamo sempre commossi quando - a chi ti chiede se sei felice - tu rispondi decisa (col tuo linguaggio): "sì!". E sappiamo perché rispondi così. Perché sei amatissima. Perché Gesù è qui. Con noi. E non ci abbandona mai. E' la nostra forza e il nostro conforto».
Europei uniti nell'esportare l'aborto nel terzo mondo
Promossa da quattro Paesi dell'Ue, Belgio, Danimarca, Olanda e Svezia, la conferenza She Decides intende raccogliere fondi per promuovere l'aborto nei paesi in via di sviluppo. Soprattutto in Africa, dove il grosso della popolazione lo ritiene una pratica inaccettabile. L'Ue non ha competenza in materia, ma ci prova comunque.
Ecco come i Radicali usano il dolore per l'eutanasia
La marcia verso l'eutanasia di Stato non si fermerà con la morte di Dj Fabo. La strategia Radicale e dell'associazione Luca Coscioni dal 2012 ha messo a sistema una macchina lobbistica inarrestabile. Fatta di casting macabri alla ricerca di malati terminali, appelli, testimonial vip, incontri istituzionali e oltre 200mila euro raccolti per la causa. E soprattutto di numerose autodenunce alla magistratura che Cappato spera di sfruttare, perché un arresto "esemplare" serve alla causa e costringe la politica a scendere a patti.
-E I MEDIA TIFANO PER LA MORTE DI STATO di Benedetta Frigerio
-AVVENIRE E IL DOVERE DI DIRE QUALCOSA di Renzo Puccetti
Avvenire e il dovere di avere qualche cosa da dire
L'editorialista di Avvenire dice di non avere "nulla da dire sulla tragica scelta di questa persona". Al contrario c'è molto da dire. Ogni atto moralmente rilevante chiama in causa la ragione e la libertà della persona ed è soggetta al giudizio morale anche di chi direttamente o indirettamente ne risulta toccato. Questo non significa giudicare la persona, ma ciò che la persona compie è giudicabile, tanto più se costituisce un atto politico.