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GLI ATTACCHI

Dusseldorf, altri due "depressi" attaccano i passanti

A Dusseldorf giovedì sera, alla stazione centrale, un uomo armato di ascia ha attaccato i passeggeri in attesa di un treno. Nove i feriti, fra cui due donne italiane. Venerdì, un anziano viene ferito da un altro uomo armato di machete in un parcheggio nei pressi dell’aeroporto della città. L'aggressore della stazione è stato arrestato e identificato: è un immigrato kosovaro. Per la polizia l'islam non c'entra: è un malato mentale.

Esteri 11_03_2017
Polizia tedesca alla stazione di Dusseldorf

A Dusseldorf i cittadini tedeschi stanno vivendo giorni turbolenti. Giovedì sera, alla stazione centrale, un uomo armato di ascia ha attaccato i passeggeri in attesa di un treno. Nove i feriti, fra cui due donne italiane, di Bergamo. L’aggressore è stato arrestato. Ieri, poche ore dopo il primo attacco, un anziano signore è stato ferito da un altro uomo armato di machete (tuttora latitante) in un parcheggio nei pressi dell’aeroporto della città.

In meno di 24 ore, dunque, si contano: due attacchi, dieci feriti, un aggressore arrestato e l’altro ancora latitante, la stazione evacuata (perché si temeva un attacco più ampio) e un liceo chiuso (vicino al parcheggio del secondo attacco). Però la polizia tedesca dichiara: “Escludiamo la pista islamista e partiamo dal principio che (l’aggressore alla stazione) abbia agito da solo”. L’uomo con l’ascia, arrestato, secondo le prime notizie era “proveniente dalla ex Jugoslavia”. Poi la polizia ne ha parzialmente rivelato l’identità: è Fatmir H., proveniente dal Kosovo, lo Stato neo-indipendente a maggioranza albanese musulmana che sta diventando uno dei principali hub europei del terrorismo islamico. Ma la polizia locale esclude tassativamente la pista jihadista. Fatmir H. è in Germania dal 1992 (in piena guerra nei Balcani), con un permesso di residenza umanitario. Risulta alle autorità tedesche che soffrisse di “schizofrenia paranoide”. Anche l’attentatore di Nizza, d’altro canto, soffriva di depressione.