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Film

Happiest Season, commedia natalizia omosex

Happiest Season vorrebbe essere una rivisitazione del film cult Indovina chi viene a cena: come non bisogna discriminare le persone di colore così non si devono discriminare i gay.

Gender Watch 07_12_2020

Happiest Season è una commedia natalizia della regista lesbica Clea DuVal. La trama è scontata e banale: una coppia lesbica, in procinto di “sposarsi”, trascorrerà le vacanze natalizie a casa dei genitori di lei che sono ignari della loro relazione e pure contrari.

 

Il film vorrebbe essere una rivisitazione del film cult del 1967 Indovina chi viene a cena. La morale è facile da intuire: come non bisogna discriminare le persone di colore così non si devono discriminare le persone omosessuali. Ma l’etnia è un dato naturale, l’omosessualità no.

La regista, aderente agli stereotipi del mainstream LGBT, afferma: «si tratta di una storia di accettazione che affronta i temi del timore del giudizio di chi si vuole bene, dell’omofobia interiorizzata e della difficoltà di affermare il sé per ciò che è e non per ciò che è sempre apparso». Curioso autogol: infatti questa dichiarazione contraddice uno dei principi del transessualismo che predica la priorità di ciò che sembra (voler apparire una donna in un corpo da uomo) su ciò che è (il sesso genetico).