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guerra alla tradizione

Haynes al Papa: "Perché le restrizioni al rito antico?"

Il corrispondente di LifeSiteNews lo ha chiesto direttamente al Pontefice durante i saluti al termine dell'udienza di lunedì con i giornalisti accreditati in Vaticano.

Borgo Pio 25_01_2024

La domanda che in molti vorremmo porre al Santo Padre – con rispetto e parresia, si intende – è stata posta lunedì scorso da Michael Haynes, corrispondente di LifeSiteNews, al momento dei saluti individuali (il cosiddetto "baciamano") al termine dell'udienza ai giornalisti accreditati presso la Santa Sede.

«Santità, ma perché le restrizioni al rito antico?», ha chiesto Haynes. «Leggi il motuproprio: è tutto spiegato lì». Botta e risposta inevitabilmente rapido, visto il contesto. Certo è che, presumibilmente, Haynes il motuproprio Traditionis Custodes lo avrà già letto e magari anche con dolore. Il senso della domanda era da intendersi piuttosto come: "Perché per noi non vale il todos, todos, todos?", "Perché ciò che un tempo era sacro e grande all'improvviso diventa negativo, e proprio mentre nella Chiesa si aprono porte e finestre di Overton?". E potremmo continuare.

Dunque, per Francesco è «tutto spiegato lì», nel suo Traditionis Custodes ci sono tutte le ragioni per restringere ed estinguere la liturgia tradizionale. Il problema è che nell'altro motuproprio, il Summorum Pontificum (abrogato ma pur sempre leggibile) continuiamo a trovarne ancora di più per mantenerla in vigore.