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la lettera

Il Re della Storia è Uno che "scrive dritto su righe storte"

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L'augurio per il nuovo anno è non aver paura di ritrovarsi gettati a terra perché solo così si può rimbalzare verso l'alto. Non si può restare fermi, occorre combattere con fede, alimentando la speranza.

Editoriali 02_01_2024
wikimedia commons

“La Speranza vede la spiga quando i miei occhi di carne
non vedono che il seme che marcisce”

(Primo Mazzolari)
 

Buon Anno!
Visto che non è possibile guardare la vita sempre e solo come semplici spettatori... affrontiamola!
In fondo, tutti gli uomini sono legati da un fil-rouge chiamato “dolore”: ogni volta che ti prende, vorresti immediatamente allontanarlo perché ti attanaglia e sospinge, come verso oscurità il cui obiettivo ti sfugge e ti crea angoscia.

È pressoché impossibile, almeno per me, dare un senso al dolore e all’angoscia che questo porta con sé. Eh sì, non esiste una statistica sul dolore degli uomini!
Tuttavia, se ci sforziamo di togliere i “guard-rail” dal vuoto sociale che tenta di incanalare la nostra vita in trabocchetti melmosi, ingannevoli, propinandoci paradisi facili e artificiali, scopriamo che non è una brutta cosa “cadere”. Anzi, santa Teresina del Bambin Gesù sosteneva che la pallina, “più la getti con forza a terra, più rimbalza in alto”! 
Quindi: “non è una brutta cosa”, secondo la visione di Santa Teresina, essere con forza “gettati a terra”, al contrario, più il gesto è violento e più, per paradosso, c’è il rimbalzo verso l’alto!

Ma vuoi vedere che, nel Disegno di Dio, si rivela una fortuna, una benedizione?
E poi, “cadere”, fa parte del percorso umano! Diventa una “brutta cosa”, semmai rimanere a terra senza tentare di riprovarci.
È chiaro che rimettersi in piedi significa anche esporsi nuovamente alle avversità e al tiro del nemico che avrà ancora altre occasioni per colpire (perché è proprio questo l’obiettivo dei nemici: colpire per abbattere, per far male a chi è inviso: guerra docet ).
Perciò, nuove ferite ti colpiranno, ma questa è la vita: combattere!

E allora cosa bisogna fare? Bisogna combattere e continuare ad alimentare la Speranza, nella certezza, come dicono a Bergamo gli anziani, che “non cade foglia che Dio non voglia”.
Infatti, la Bibbia dice che:

“Per ogni cosa c’è il suo momento:
c’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
c’è un tempo per demolire e un tempo per costruire,
c’è un tempo per piangere e un tempo per ridere,
c’è un tempo per gemere e un tempo per ballare,
c’è un tempo per tacere e un tempo per parlare,
c’è un tempo per amare e un tempo per odiare,
c’è un tempo per la guerra e un tempo per la pace” (Cfr. Qo 3,2-8)                                                                                              

Combattere con Fede è l’unica strada che, contemporaneamente, conduce attraverso profonde oscurità che – come disse san Paolo – ti obbligano a camminare “come a tentoni”, e, nello stesso tempo, ti conduce ad esperienze luminose dove la fatica, la lotta per la Verità e la Vita si uniscono alla Gioia di vedere “molte Vite” rinascere!
Che gioia! Lode al Signore!

Buon anno! Quello che mi lascio alle spalle, come persona, e che ci lasciamo alle spalle come comunità, è “un anno… bacato”, intriso di angherie, prepotenze, iniquità, insulti diffamazioni, menzogne e soprusi.. Ma probabilmente, nel Disegno di Dio, è il “tempo per ricevere sassi”! Certamente poi, ci sarà l’esatto contrario!
Ci credete? Io sì!
Non saranno certo le calunnie di qualche iniquo a minare la Speranza che da tutta una vita, pur nella mia poca fede, ripongo in Lui che è il Signore della vita e il Re della storia!
In Lui che, da sempre è Uno che “scrive diritto su righe storte”!
Buon Anno 2024!

 

* Fondatrice della Comunità Shalom – Palazzolo sull'Oglio (BS)



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