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IKEA

Licenziato per "omofobia". Ora rischia chi lo ha licenziato

Nel 2019 un dipendente Ikea in Polonia critica una nota dell’azienda a favore della Giornata mondiale contro l’omofobia. Viene licenziato, ma ora chi lo ha licenziato rischia una condanna.

Gender Watch 07_06_2020

Nel 2019 Ikea Polonia emette un comunicato in cui esprime il proprio favore per la Giornata mondiale contro l’omofobia. Tomasz K. , dipendente Ikea, rende noto il suo disappunto scrivendo che «accettare e promuovere l’omosessualità e altre deviazioni è una fonte di scandalo. La Scrittura dice su chi scandalizza: ‘sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare (Matteo 18,6)’. E anche: ‘Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio (Levitico 20,13)’».

Il dipendente viene licenziato e ne nasce una vertenza che oggi potrebbe portare alla condanna di chi ha licenziato il signor Tomasz perché, come sostenuto dall’avvocato di questi, il commento del suo assistito rappresentava solo «una visione riferita ai valori cattolici, all’insegnamento sull’omosessualità della Chiesa Cattolica»