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DDL Zan

Mozioni contro il Ddl Zan

I Consigli comunali di Ladispoli e Crotone approvano una mozione che impegna le rispettive amministrazioni ad inviare una lettera in Parlamento per manifestare il loro dissenso in merito al Ddl Zan.

Gender Watch 09_12_2020

Il Consiglio comunale di Crotone ha approvato la mozione del consigliere della Lega Maria Luisa Cavallo che impegna l’amministrazione comunale a scrivere una lettera presso il Parlamento per manifestare il proprio dissenso verso il Ddl Zan in discussione al Senato dopo che è stato approvato alla Camera.

Ha dichiarato la Cavallo: «Tale disegno di legge, denominato Zan dal nome del relatore è stato già approvato il 4 novembre alla Camera dei Deputati, in un silenzio assordante dei mezzi di comunicazione ed è già stato trasmesso al Senato della Repubblica per l’approvazione definitiva. La pericolosità di tale disegno di legge sta nel fatto che una volta approvato, limiterà la nostra libertà di espressione, di parola, di opinione, di associazione, di stampa, di educazione, di insegnamento e religiosa. Sarà comminato il carcere fino a sei anni di reclusione a coloro i quali non dovessero conformarsi al pensiero unico politicamente corretto sui temi della famiglia, della sessualità e della persona. Dopo la libertà di movimento, vogliono toglierci anche la libertà di parola».

Medesima iniziativa anche presso il comune di Ladispoli: è stata approvata una mozione che impegna il sindaco e la giunta a «farsi portavoce presso il Parlamento della Repubblica Italiana e presso la Presidenza della II Commissione Giustizia del Senato, del dissenso all’approvazione del disegno di legge n. 2005 […], suscettibile di violare la libertà di pensiero, la libertà di parola, la libertà di opinione, la libertà di associazione, la libertà di stampa, la libertà di educazione, la libertà di insegnamento e la libertà religiosa».

Se tali iniziative si moltiplicassero in altri comuni potrebbero rappresentare un valido strumento di opposizione al varo della legge Zan.