Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Luigi Maria Grignion di Montfort a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Trasfigurati

Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. (Lc 9,28-36) 

Schegge di vangelo 21_02_2016
Vangelo

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. (Lc 9,28-36)

Quando ci è capitato di essere stati presi da Gesù e, salendo sul monte, l’abbiamo visto trasfigurato? Un momento dell’infanzia, un tratto della giovinezza, una grazia dell’età matura? Cristo è diventato un amore, dentro e di più di tutti gli amori e le attrattive della vita. L’abbiamo sperimentato come il sole e l’acqua, come il vento e la pioggia, come un amico e un fratello. Non solo un’emozione di passaggio, ma una Presenza permanente e convincente. Continuiamo ad essere cristiani perché anche sul monte Tabor della nostra vita abbiamo visto il Signore Gesù trasfigurato.